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giovedì 19 luglio 2012

ROCCA DI PAPA: CRESTINI RISPONDE A BOCCIA SUL VIVARO - La Redazione

“Denuncio lo stato di abbandono delle strade in frazione “Vivaro” e il sindaco Boccia replica con dichiarazioni che non c’entrano nulla”. Il consigliere comunale di Rocca di Papa Emanuele Crestini è infatti rimasto sbigottito di fronte al recente comunicato stampa del primo cittadino. “ Vi sembra normale che di fronte all’accusa di una cattiva manutenzione del sistema viario e della scarsa sicurezza stradale – afferma Crestini – mi si risponda che in programma c’è la realizzazione di un nuovo depuratore e che è già attivo un parcheggio auto da 20 posti?”. La situazione strade nel “Vivaro” è oggettivamente critica ed è sotto gli occhi di tutti. “Forse il sindaco non aveva argomenti con cui replicare alla mia denuncia ed ha pensato bene di distogliere l’attenzione pubblica su un parcheggio di per sé inutilizzabile perché da mesi invaso dalle erbacce. Chiunque – continua Crestini - può recarsi in piazza Capranica Prenestina, dove si trova il parcheggio in questione, e constatare quanto sia mal tenuto e poco utile e funzionale per la cittadinanza”.
Diversi cittadini rocchegiani hanno infatti segnalato al consigliere comunale come il parcheggio a cui si riferisce il sindaco Boccia sia inutilizzabile e versi in uno stato di completo abbandono. “Il primo cittadino deve darmi risposte attinenti alle mie domande, smettere di prenderci in giro con questi comunicati che rappresentano una realtà inesistente e soprattutto – aggiunge il consigliere – identificarsi e identificare la controparte facendo nomi e cognomi”. Le dichiarazioni di replica a Emanuele Crestini, sono state genericamente firmate da “Amministrazione Boccia” senza contare che anche i consiglieri di minoranza e quindi coloro che denunciano i disservizi, fanno parte integrante della gestione così come è stata nominata. “Non accetto risposte vaghe, poco pertinenti e tanto meno siglate da “Amministrazione Boccia” di cui anche io faccio parte essendo consigliere comunale” conclude Crestini.

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