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sabato 21 luglio 2012

- 6 A LONDRA 2012: BARCELLONA 1992 E FERMIN CACHO - di Eretico


Da Tora Bora 

Le olimpiadi più belle, parere personale, iniziarono il 25 giugno, nel giorno di San Giacomo, protettore della Spagna e si conclusero il 9 agosto. I ricordi vissuti qui in prima persona con gli occhi dell'adolescente si mischiano tra loro: atleta simbolo delle venticinquesime olimpiadi fu Fermin Cacho, il mezzofondista spagnolo che vinse a sorpresa i 1500 mt avanti a sua maestà Nouredine Morceli, il dominatore della specialità. Quella freccia infuocata scoccata dall'arciere paraplegico Antonio Rebollo che accese il braciere olimpico diede inizio a due settimane emozionanti, forse le ultime di un Olimpiade a dimensione umana.

Tanti i ricordi dalle sei medaglie d'oro di Vitaly Scherbo, di cui quattro vinte in un solo giorno nella ginnastica, alle doppiette di Popov nelle gari veloci del nuoto stile libero e di Tamas Darnyi nei misti, la sorpresa per l'incredibile vittoria della Patoulidou nei 100 hs e l'emozione per l'infinita finale di Pallanuoto tra Italia e Spagna che chiuse il programma olimpico al terzo tempo supplementare. Indimenticabile il dominio del vero ed unico Dream Team Usa nel basket, come il giro di pista dell'etiope nera Tulu e della bianca sudafricana Mayer nei 10000 mt per festeggiare a simbolo del dopo Apartheid, ma anche l'incredibile record del mondo di Kevin Young nei 400 hs arrivato al passo, come Mike Marsh nella semifinale dei 200 mt sfiorando il record del mondo di Pietro Mennea (tempo non battuto neanche in finale dallo stesso Marsh e che resisterà quattro anni ancora). Infine il tris nel lungo di Carl Lewis (vincitore anche con la 4x100) e la vergognosa vittoria di Skah nei 10000 mt maschile in uno schifoso gioco di squadra con l'oro di Seul Brahim Boutayeb che da doppiato danneggiò il keniano Chelimo nel duello per la vittoria. A nulla serviranno le proteste del pubblico e dei keniani, Skah verrà prima squalificato poi riammesso e fischiato alla consegna della medaglia d'oro. Domani vi racconterò la storia di Atlanta 1996 e di due scarpette dorate che illuminarono la Georgia.

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