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venerdì 13 aprile 2012

MARINO: IN SCENA "IL SESSO E LA VITA" DI ALDO ONORATI - La Redazione

E’ stato presentato l’ 11 aprile scorso al Teatro delle Ore della Pro Loco Marino presieduta da Massimo Lauri, il nuovo romanzo di Aldo Onorati «Il sesso e la vita» per i tipi della Edilet (Edilazio Letteraria). Dopo la presentazione della biografia di Zaccaria Negroni in inglese, quindi, ancora un palcoscenico marinese per il grande scrittore di Albano, per un’opera nella quale «l’ambasciatore della cultura dei Castelli Romani nel mondo» e «cittadino onorario» del Comune di Marino, torna alle proprie radici narrative riproponendo le ambientazioni agresti del nostro territorio e della Sabina a cavallo tra la prima e la seconda metà del Novecento.




All’evento, coordinato dalla giornalista Anna Maria Gavotti, hanno preso parte l’assessore alla Cultura Otello Bocci con il presidente del Consiglio Comunale Stefano Cecchi che hanno espresso al letterato, segnalato in Italia e all’estero anche quale illustre «Dantista», apprezzamento per il valore, al qualità e il prestigio del suo contributo culturale offerto al cuore dell’uomo e alla comunità marinese, quale tributo e manifestazione del suo grande affetto, nella forma amicale e semplice che gli è propria e che contribuisce ad accrescere lo spessore della sua profondità umana. Assente, rispetto al programma iniziale, il critico Franco Campegiani per la improvvisa perdita del fratello Lorenzo, la cui figura è stata ricordata in apertura dell’evento da Otello Bocci. A presentare l’opera di Aldo Onorati romanziere, poeta e saggista, dai molti testi storici e narrativi scritti, oggi tradotti in 18 lingue, il critico scrittore e direttore editoriale di Edilet Marco Onofrio che, riconoscendo in lui il «polso caldo del grande scrittore», ha definito il suo ultimo lavoro un romanzo di formazione nel quale viene contemplato e raccontato il mistero del sentimento per gli uomini nati negli anni Trenta del secolo scorso conferendo, nella dimensione antropologica del suo stile, voce a tante identità tra loro interconnesse ma sostanzialmente diverse. «Il sesso e la vita – ha detto Onofrio - è un romanzo storico che, nella scrittura fluida e funzionale alla narrazione propria di un autore che ha fatto della letteratura la sua vita, racconta le vicende di Giano e Polonio, ingenuo e idealista il primo, scettico e straniato dalla vita il secondo. Due personaggi presentati nel loro volto autentico, nella percezione del sentimento, della pulsione, della ragione e della ricerca disperata dell’amore, vissuta dai figli minori di quegli «ominidi» raccontati con successo da Onorati nell’omonima saga uscita e tradotta in diversi paesi del mondo. Due uomini che – sottolinea Onofrio – analizzati nella loro diversità e singolarità, nell’apertura alla vita e nel controllo della stessa, non sono altro che la rappresentazione dei percorsi e delle esperienze di crescita e trasformazione dello stesso autore». Commosso e sentito il ringraziamento del professor Onorati che, nel suo intervento ha ricordato le sue radici marinesi. «Se, nella mia vita, ho scritto qualcosa di valido e duraturo, lo debbo anche alla presenza di tutti gli abitanti dei Castelli Romani, perché hanno riconosciuto in me la voce storico-letteraria di questo territorio di cui, forse per primo, ho descritto l’antropologia culturale. Se dietro lo scrittore non ci fosse l’uomo, sarei soltanto un parolaio». «Anche queste piccole cronache di giovincelli – scrive l’autore nel libro -  entrano a far parte della «grande storia» alla quale portano in suffragio i risvolti sociali e psicologici d’una parte di Italia accostata alla Capitale, un frammento di vita, come una lettera ritrovata dai tempi antichi, per saperne di più come eravamo nell’intimo dei sentimenti e nella quotidianità della vita».

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