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sabato 7 aprile 2012

MARINO: ALDO ONORATI PRESENTA "IL SESSO E LA VITA" - La Redazione

Si terrà mercoledì 11 aprile 2012 alle ore 17,30 presso il Teatro delle Ore della Pro Loco in Largo palazzo Colonna, la presentazione dell’ultimo libro di Aldo OnoratiIl sesso e la vita” per la casa editrice EdiLet-Edilazio Letteratura. All'evento promosso dalla EdiLet, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Marino, parteciperanno oltre al Sindaco Adriano Palozzi e all’Assessore alla Cultura Otello Bocci, il direttore editoriale dell’EdiLet Marco Onofrio, scrittore e critico letterario, e Franco Campegiani, scrittore e critico d’arte che curerà una Conversazione con l’Autore. Il cordinamento dell’importante iniziativa culturale è affidato alla giornalista Anna Maria Gavotti, responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Marino. L’invito a presentare il libro a Marino fu rivolto al prof. Onorati proprio dal Sindaco Palozzi all’indomani della pubblicazione del libro che risale a settembre 2011.
“Siamo lieti di ospitare ancora una volta nella nostra città il prof. Aldo Onorati, al quale abbiamo conferito la cittadinanza onoraria il 3 aprile del 2009, in occasione della sua ultima fatica letteraria – ha dichiarato il Sindaco Palozzi - L’argomento eternamente attuale e il richiamo, immancabile nei suoi scritti, al territorio e alle tradizioni dei Castelli Romani, riempiono di curiosità e particolare interesse. Rivolgo un invito alla cittadinanza marinese affinché accolga degnamente l’ambasciatore della cultura dei Castelli Romani nel mondo, così è stato insignito nel 2005 dalla città di Albano, partecipando numerosa all’evento che si tiene al Teatro delle Ore mercoledì prossimo”. “E’ lo stesso Aldo Onorati – afferma Marco Onofrio nella sua prefazione – a segnare i limiti della cesura generazionale attraverso cui questo suo nuovo, bellissimo romanzo chiede di essere affrontato, anzitutto a livello di approccio, di atteggiamento, di forma mentis. Occorre incunearsi tra le pieghe della grande Storia per saggiare, nelle vicende tipiche e per certi versi esemplari di una generazione (nata negli anni trenta del Novecento) com’erano i nostri padri “nell’intimo dei sentimenti e nella quotidianità”: la sostanza e il sapore di un tempo che non c’è più e che oggi, per come sono andate le cose, sembra lontano secoli, piuttosto che decenni”. “Onorati è uno degli ultimi uomini del Rinascimento – afferma il poeta, romanziere e saggista Dante Mafia – di quel Rinascimento che vede nell’uomo lo specchio di Dio. Egli ha tentato, in questo romanzo, di narrare una iniziazione e una presa di coscienza con i relativi traumi, con le scoperte e con le cadute e le rinascite di Giano. Lo ha fatto fotografando un tempo molto particolare, ma con tale passione e tale magistero linguistico e psicologico che nessuno potrà mai dimenticare d’essere stato anch’egli possessore di un passaporto: erotico, umano, poetico, vidimato dell’alto funzionario Aldo Onorati”.

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