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mercoledì 11 aprile 2012

ASSOTUTELA: BARDOSCIA CONTRO LA FAMIGLIA BOSSI - La Redazione

Non sono bastate le dichiarazioni di Umberto Bossi che ha annunciato le sue dimissioni da Segretario accusando ”Roma Farabutta” di aver inviato i giudici ad indagare sull’eventuale uso improprio dei finanziamenti pubblici da parte della famiglia Bossi e di alcuni Dirigenti, ora è il turno del figlio Renzo il quale comunica di dare il buon esempio dimettendosi dal consiglio regionale della Lombardia. Sinceramente riteniamo indecente il loro tentativo di passare da “presunti colpevoli” a “Martiri” della Lega Nord. Lo comunica in una nota il Segretario Nazionale dell’Associazione per la tutela del Cittadino Assotutela Pietro Bardoscia.
Ho deciso – prosegue Bardoscia - di mettere a disposizione l’ufficio legale della nostra associazione ai militanti e simpatizzanti della Lega Nord qualora vogliano agire per vie legali, contro la famiglia Bossi e i Dirigenti eventualmente coinvolti nella vicenda, per richiedere non solo la restituzione del denaro illecitamente sottratto al partito, ma anche gli eventuali danni morali e materiali causati ai militanti e al partito a causa delle loro azioni.  Pensiamo che, dopo il caso del tesoriere della Margherita Luigi Lusi, del tesoriere dell'UDC Giuseppe Naro sul caso ENAV e ora della Lega Nord sia arrivato davvero il momento di imporre regole certe sul finanziamento di denaro pubblico ai partiti (sotto forma di rimborso elettorale), rendendo tutto trasparente e contabilizzando dettagliatamente tutte le entrate e tutte le uscite sotto la supervisione di un organo di controllo esterno come ad esempio la Corte dei Conti.

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