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mercoledì 18 aprile 2012

ARICCIA: FUTURO E LIBERTA' SI RIVOLGE AI CITTADINI - La Redazione


    "Bando alle ciancie - si legge in un comunicato diffuso dal Circolo Territoriale di Futuro e Libertà di Ariccia - quante volte abbiamo pronunciato questa frase? Sicuramente tante, forse tantissime. Questa volta il circolo FLI Fratelli d’Italia di Ariccia auspica che le “ciance” vengano messe al bando per quanto afferente la gestione intera della nostra meravigliosa città. Parliamoci chiaro, si dice sempre più spesso che qualsiasi cittadinanza merita gli amministratori che ha, ma alla luce dei fatti odierni non siamo troppo d’accordo.
    Nel merito, le complessità della vita moderna ci portano a delegare sempre più e non potrebbe essere altrimenti. Cos’altro ci si può chiedere una volta che ciascuno di noi ha dovuto dedicarsi in primis al lavoro (per chi ce l’ha), poi alla casa, quindi al bilancio familiare e alle importantissime responsabilità di avere uno o più figli? Naturalmente tutto questo non è di facile soluzione e richiede molto tempo ed energie - continuano gli esponenti ariccini di Fli - per cui in un dato momento della nostra vita arriviamo a pensare che le elezioni, possano delegare qualcuno al posto nostro, in grado di occuparsi del bene comune, così come della gestione della cosa pubblica, dei servizi alla comunità, delle scuole. Insomma, che qualcuno possa decidere il più saggiamente possibile e garantire quell’interesse generale sempre più spesso richiamato dal Presidente della Repubblica. Purtroppo le cronache odierne non consentono di rispondere positivamente a quanto appena indicato, e siamo convinti che sempre più ariccini si pongano oggi il dubbio sulle qualità dei propri amministratori. Proviamo a fare il punto.

    CRISI ECONOMICA
    Chi è quell’imprenditore,esercente o artigiano ariccino che, a fronte di eventuali crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione, comuni o altri enti locali è a conoscenza dello strumento del “pro soluto”? Emilio Cianfanelli, la sua maggioranza oppure i consiglieri di minoranza Vi hanno per caso informato di questa possibilità, al fine di uscire dal guado attuale? Di cosa Vi parlano quando li incontrate per la strada? Li incalzate? Lo sapete che quando un'azienda decide di cedere i suoi crediti a un terzo può optare per 2 soluzioni:
    -Cessione pro soluto;
    -Cessione pro solvendo.
    Oggi molte Regioni, tra cui la nostra, offrono la possibilità della cessione pro soluto, ovvero di farsi liquidare il debito contratto con gli enti locali dalle Banche, le quali possono rifarsi successivamente con la Regione con altri strumenti finanziari compensativi. Lo sapevate? Sarebbe un utile soluzione per non finire strozzati e/o per non licenziare i propri dipendenti. Oggi, purtroppo, molte imprese sono costrette a chiudere oppure a contrarre ulteriori debiti - aggiungono i futuristi - per evitare di finire paradossalmente sotto la lente di Equitalia.

    PIANO CASA
    Senza entrare troppo nel tecnicismo, diciamo chiaramente che il nostro comune si è chiamato fuori dal Piano casa, riducendo drasticamente il campo di applicazione di quei provvedimenti regionali per il rilancio dell’edilizia, importante e storico volano per la nostra economia locale e nazionale. Lo ha deciso l’amministrazione attuale (oggi commissariata) senza che tale provvedimento venisse efficacemente impugnato dall’attuale opposizione, che si è limitata all'organizzazione di un convegno. Chiariamo subito che secondo noi il piano casa lo si potrebbe interpretare anche come riqualificazione edilizia e non necessariamente passando per la solita cementificazione tout court della quale diffidiamo apertamente. Purtroppo la nostra amministrazione ha deciso di rinunciare a priori a quest’altro strumento, utile a ridare fiato all’occupazione nostrana.

    SICUREZZA
    Uno dei pochi fenomeni attualmente in crescita costante sono i reati verso il Patrimonio, con i furti nelle abitazioni ai primissimi posti. Tanto a Cecchina, quanto ad Albano e, quindi, nella nostra Ariccia il fenomeno ha assunto connotati preoccupanti. La nostra classe politica di maggioranza e opposizione? Assente. Ormai i pochi Vigili Urbani risultano per lo più impegnati a presidio delle scuole negli orari di apertura, oltre che alle multe per il parcheggio selvaggio. Apparentemente null’altro. Sappiamo, invece, di comitati di cittadini, spesso aiutati anche dalla maggioranza dei nostri concittadini stranieri, artefici di denunce ed esposti nel tentativo di raggiungere un livello decente di sicurezza. L’impegno lodevole di Carabinieri e Polizia spesso si rivela improbo per loro stessa ammissione, a causa delle poche risorse e mezzi messi a loro disposizione.

    OSPEDALE ED INCENERITORE
    Sapevate che il nuovo Ospedale sorgerà a poca distanza dal costruendo inceneritore d’immondizia di Roncigliano? Non abbiamo mai capito perché la Regione Lazio si sia attivata nel recente piano rifiuti, al raggiungimento del 65% di raccolta differenziata per poi decidere di costruire nuovi impianti di incenerimento. Se davvero, come auspichiamo, si raggiungerà il salvifico obiettivo sopra indicato, si riveleranno numericamente troppi persino gli impianti già esistenti. Vi hanno spiegato che l’inceneritore di “monnezza” sorgerà tra i vigneti dei Colli Albani, mettendone a rischio il relativo marchio Doc? Sapevate che le nano polveri prodotte da questo impianto non sono filtrabili e che determineranno un impatto socio-sanitario di notevole portata? Sapevate che le nostre case rischiano una sostanziale svalutazione economica e che non risparmieremo nemmeno a livello di tasse sui rifiuti? Sapevate, infine, che nella nostra zona abbiamo già delle croniche carenze idriche, a danno della concentrazione di arsenico e che l’inceneritore ne consumerà talmente tanta da arrecare ulteriore danno? Cari concittadini ariccini, se la nostra classe politica attuale di maggioranza e opposizione Vi ha spiegato tutto ciò, prospettandovi nel contempo delle alternative serie e percorribili, faremo un passo indietro. Tuttavia pensiamo che ciò non sia accaduto e che, quindi, sia il caso di darci tutti quanti una mossa per riprenderci in mano il destino del nostro territorio. Le “ciance”, a cui il nostro titolo fa riferimento, sono evidentemente le innumerevoli ed oggettive perdite di tempo di una classe politica autoctona che stenta a governare e a risolvere i problemi della cittadinanza. Una classe politica che, in un periodo di grave congiuntura economica, trova il tempo ancora per i soliti triti e ritriti insulti reciproci, fino a determinare ricorsi e controricorsi su modalità di voto, che oggi interessano veramente a pochi. Men che meno alle famiglie senza lavoro….. Carte bollate che al momento hanno affidato la nostra città ad un Commissario che non potrà che gestire la sola amministrazione ordinaria, quindi senza progettualità di largo e lungo respiro. Assistiamo ad una maggioranza proclamante la soluzione storica di ogni problema, tra passato, presente e futuro, senza rendersi conto che un vero grande Sindaco non vince le elezioni per una manciata di voti. Crediamo che un grande Sindaco, un Sindaco veramente amato dalla gente vince le elezioni a mani basse. Anzi, le stravince! Dall’altra parte abbiamo un’opposizione che in questi giorni pubblica dei volantini - conclude la nota di Futuro e Libertà d'Ariccia - laddove dichiara testualmente che “i veri democratici e i rappresentanti corretti delle istituzioni rispettano sempre le sentenze e non demonizzano l’avversario”, salvo etichettare gli avversari come “mistificatori” nella successiva riga. Un’opposizione che oggi vince uno dei ricorsi presentati al Tar col decisivo contributo di uno dei suoi rappresentanti che, nei comizi pre elettorali dello scorso anno ha parlato reiteratamente di procreazione assistita, come se questa fosse di interesse e, soprattutto, di competenza di Ariccia e delle sue istituzioni. Possiamo continuare su questa strada? Noi del Circolo territoriale FLI di Ariccia vogliamo, possiamo e crediamo si possa percorrere una nuova via, senza insulti, carte bollate ed altre sterili azioni, tutt’altro che utili alla città di Ariccia, intesa nella sua totalità".

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