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domenica 11 marzo 2012

IL FIGLIO DEL CIMITERO: IL GENIO INTIMO DI NEIL GAIMAN - di Daniela Guadagni

Tu sei vivo, Bod. Questo significa che hai potenzialità infinite.
Puoi fare qualsiasi cosa, realizzare qualsiasi cosa, sognare qualsiasi cosa.
Se tu cambi il mondo, il mondo cambierà.

Sii fossa, sii polvere, brezza, leggero
Sii notte, sii buio, sii sogno, pensiero,
Scivola e guizza e sguscia, ignorato,
Sparisci, scompari, svanisci, sei andato.

Ritornello dei morti


Neil Gaiman è uno dei pochi autori viventi in grado di destreggiarsi senza fallo fra diversi generi, riuscendo ogni volta a tirar fuori un piccolo o grande capolavoro. Dalle opere più complesse e per un pubblico adulto, come American Gods, passa a sceneggiature, fumetti, raccolte di racconti e infine – ultimi ma non i meno importanti della sua produzione letteraria – ai libri per bambini.

Il Figlio del Cimitero, una delle sue ultime opere in tale campo, racconta la storia di Nobody Owens, neonato orfano scampato per miracolo al massacro della sua famiglia e allevato dai burberi ma affettuosi fantasmi di un cimitero. Un cimitero come tutti gli altri, con i suoi loculi doppi per i coniugi, una tomba deturpata con la funzione di Porta dei Ghoul e i fantasmi che anche dopo la morte continuano le loro vite quotidiane. Proprio alcuni di questi fantasmi si oppongono inizialmente all'idea di allevare Bod (abbreviazione di Nobody) all'interno del cimitero; è un bambino, e per giunta vivo! Ai vivi non dovrebbe essere permesso di vedere i morti.

Ma i coniugi Owens si oppongo all'idea di affidarlo alle cure dei vivi; un pericoloso serial killer, Jack del Mazzo, responsabile dello sterminio della famiglia di Bod è sulle sue tracce. E così, spalleggiati dal vampiro Silas, futuro tutore di Bod, ottengono il permesso di allevare il piccolo nel cimitero.

E così Bod inizia la sua vita a metà, né vivo né morto. I suoi genitori adottivi sono defunti da oltre duecento anni, il suo parco giochi sono le lapidi del cimitero, e ogni fantasma finisce per affezionarsi e prendersi cura di lui quando si allontana dalla tomba di famiglia. Persino Liza, il fantasma di una giovane strega sepolta in terra sconsacrata, lo prende sotto la sua ala protettiva.

A Bod però, non è permesso varcare la soglia del cimitero e vedere il mondo di fuori, e il mondo dei vivi rimane sempre un mistero affascinante sullo sfondo della sua vita. Invisibile ai vivi, ma non ancora morto, sente di assomigliare in un qualche modo al suo tutore Silas; ma Bod non è un vampiro, né un Mastino di Dio come la signora Lupescu la sua professoressa licantropo.
Inoltre, l'incontro con Scarlett, una bambina viva che scopre un giorno a giocare fra le lapidi del cimitero, non farà che acuire il suo desiderio di conoscere il mondo al di là del muro.

Ma Bod non è ancora pronto, e sopratutto, la sua vita è in pericolo; Jack del Mazzo non ha mai rinunciato a cercarlo, e così la potente organizzazione che agisce alle sue spalle e che per qualche motivo vuole la morte del bambino. Silas e la signora Lupescu si preparano ad una ardua battaglia, per difendere Bod e permettergli di vivere finalmente libero, nel mondo sconosciuto e un po' spaventoso dei vivi... 

E' coraggiosa la scelta di parlare della morte da parte di un autore che scrive un libro per bambini. La morte, come il sesso, è spesso uno dei grandi argomenti tabù nella letteratura per ragazzi. Almeno nella società moderna, dove si pensa che il bambino debba essere tenuto il quanto più possibile all'oscuro dai fatti della vita, come se l'apprendere dell'esistenza della morte potesse rovinargli l'infanzia. Spesso si preferisce aspettare che il pubblico sia cresciuto, come con Harry Potter, prima di turbarlo con una simile realtà. Ben lontani sono i tempi della morte simbolica di Aslan ne Le Cronache di Narnia, o la ben più traumatica dipartita della mamma in Bambi. Spesso non si parla ai bambini o ai ragazzi della morte per evitare che vengano poste domande a cui nessun adulto sa dare una risposta.

Gaiman prende tutti questi dubbi con tenerezza e se li butta alle spalle, raccontando un lato fantasioso ma dolce della morte. I fantasmi non possono – e non vogliono – essere visti dai vivi, perché con loro non hanno più nulla da spartire; ma in qualche modo continuano ad esistere, in questo piano o in un altro, e vegliano su di loro, prendendosi addirittura cura in prima persona di un bambino vivente. Una morte familiare, materna, non una cosa da temere o di cui aver paura ma semplicemente quello che attende noi tutti prima poi. La capacità di amare, la tenerezza, niente di questo scompare con la morte che non è altro che una nuova fase della vita, che non bisogna scambiare però con un luogo idilliaco da raggiungere anzitempo. Perché la vita è preziosa, e bisogna viverla fino in fondo in ogni suo aspetto. Vi sarà un tempo e un luogo per riposare, dopo gli affanni dell'esistenza, ma prima vi è un intero mondo da scoprire e vivere.


Non poteva abbracciare Silas più di quanto non si potesse stringere un raggio di luna, non perché il tutore era incorporeo, ma perché sarebbe stato sbagliato. C'erano persone che si potevano abbracciare, e poi c'era Silas.

Bod su Silas

“C'è sempre qualcuno che giudica la propria vita tanto intollerabile da pensare che la soluzione migliore sia accelerare il trapasso a un altro livello di esistenza.”
Vuoi dire che si suicida?” chiese Bod. Aveva circa otto anni, occhi grandi e una grande curiosità, e non era stupido.
Esattamente.”
E funziona? Sono più felici, da morti?”
Certe volte. Ma in genere no. E' come chi crede che se va a vivere da qualche altra parte sarà felice, ma poi scopre che non è così che funziona. Ovunque tu vada, porti te stesso con te”

Silas a Bod, parlando del suicidio

“Voglio vedere la vita” annunciò Bod. “Voglio stringerla tra le mani. Voglio lasciare un'impronta sulla sabbia di un'isola deserta. Voglio giocare a pallone con la gente. Voglio...” disse, poi si interruppe per pensare. “Voglio tutto.”

Bod, parlando del suo futuro

Titolo: Il Figlio del Cimitero (The Graveyard Book)
Autore: Neil Gaiman
Editore: Mondadori
Pagine:  352.
Prezzo: 9 €/17 €
Nota: una versione embrionale del libro è contenuta nella raccolta di racconti, sempre ad opera di Gaiman, Il Cimitero senza Lapidi e altre storie nere.

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