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martedì 17 gennaio 2012

MONTE PORZIO CATONE: I LUOGHI DEL RISTORO DEL GRAND TOUR - La Redazione

Sono I Luoghi del Ristoro che saranno presentati al Polo Museale di Monte Porzio Catone nell’ambito della mostra Oltre Roma. Nei Colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour. La mostra sarà inaugurata sabato 21 gennaio 2012 e durerà fino al 25 di marzo 2012, nel consueto orario di apertura dei musei sarà possibile visitarla, dal venerdì alla domenica dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00. Si tratta di una mostra diffusa, curata da Isabella Salvagni e Margherita Fratarcangeli, e dai Direttori di dieci dei Musei afferenti al Sistema Museale Territoriale – Museumgrandtour, che si terrà in altrettante sedi museali situate nei comuni che fanno parte del circuito del sistema che è il più grande della Regione Lazio, nato nel 2003 su un progetto della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini.
Filo conduttore del racconto è il Grand Tour, il lungo viaggio di studio e di svago che i giovani aristocratici europei intraprendevano in Italia a partire dal XVII secolo.  A Monte Porzio Catone la Mostra impegna due sezioni distinte, ma in un percorso unico. Una sezione è ospitata al Museo della Città ed un’altra al Museo Diffuso del Vino. L’allestimento del Museo della Città, curato da Francesca Sbaraglia, si sofferma sulla traduzione che gli artisti stranieri diedero di questi luoghi rappresentandone le ambientazioni e descrivendone i personaggi.  L’osteria, luogo in cui ci si incontrava dopo una giornata di lavoro, diventa per i pittori del Grand Tour un privilegiato punto di osservazione di una realtà tanto lontana dalla propria quanto più attraente. Si incontrano durante il percorso espositivo opere di artisti stranieri che descrivono interni di osterie o tinelli in cui si trovano reinterpretati gli usi e i costumi propri delle forme di vita della campagna romana. Sono rappresentati i giochi tipici, le danze e il vino, quest’ultimo diventa protagonista d’obbligo di molte scene di genere di pittori dell’epoca. Altri luoghi di ristoro erano rappresentati da conventi e locande, come la famosa locanda Martorelli di Ariccia. Tra le opere esposte: dipinti, costumi, stampe, disegni e manufatti, principalmente databili intorno all’Ottocento. Trovano ospitalità nella mostra, grandi artisti come Arthur John Strutt, pittore e famoso autore di A pedestrian tour in Calabria & Sicily, o il grande pittore romantico, Francois-Marius Granet innamorato dei paesaggi parigini e dei cieli di Roma, famoso tra i suoi contemporanei per le tele monumentali di soggetto storico, e Hubert Robert che a Roma frequetò i corsi dell’Accademia di Francia e nella seconda metà del Settecento visitò questi Colli ritraendoli nelle sue opere.  Il percorso tra I Luoghi del Ristoro prosegue, dopo che reperti, dipinti, manufatti e costumi hanno dato la loro testimonianza, gli ambienti e gli oggetti della vita quotidiana sono stati ricostruiti al Museo Diffuso del Vino da Simona Soprano. L’allestimento in questo museo si sofferma, nello specifico, su due sostanziali tematiche legate all’argomento: la cultura materiale negli arredi delle osterie e locande della campagna romana e le tecniche di produzione e modalità di somministrazione del vino locale agli avventori stranieri. Naturalmente, il vino servito nelle mense dei luoghi di ristoro del Grand Tour si discosta notevolmente dal suo attuale epigono. L’allestimento di questa sezione della mostra va ad indagare l’origine di questa dissomiglianza, individuata nelle diverse tipologie di allevamento praticate, nelle varietà ampelografiche coltivate ed utilizzate, e nelle tecniche di vinificazione, nell’intento di identificare, agevolati dalle testimonianze scritte o impresse su tela dai viaggiatori, il vino del Grand Tour. In uno dei locali del Museo Diffuso del Vino è possibile apprezzare la riproduzione di ceramiche da tavola realizzate dal Maestro Ceramista Pino Pulitani ispirata alle ceramiche dell’Ottocento. Il Direttore del Polo Museale di Monte Porzio Catone, il Dott. Massimiliano Valenti, esprime la grande soddisfazione per l’opera svolta dalle collaboratrici dei musei: "L’organizzazione di questa mostra – spiega – dimostra la grande capacità delle ragazze dell’Associazione Manacubba collaboratrici del Polo Museale, la loro professionalità è tale ed evidente al punto che sono in grado di relazionarsi in termini comprensoriali con le varie strutture di riferimento, svolgono lavori complessi che vanno ben al di là del semplice aprire e chiudere una porta. La loro presenza e professionalità è fondamentale per il Polo Museale di Monte Porzio Catone".  Soddisfatto anche il Sindaco, Luciano Gori: "siamo – chiosa - sempre pronti e disponibili a confrontarci con realtà comprensoriali sia nel campo culturale, ma anche in quello sociale ed amministrativo, proprio dalla nostra amministrazione tempo fa è partita l’iniziativa di riunire i principali Comuni dei Castelli Romani per trovare la via della collaborazione su servizi di importanza comune come Trasporti, Polizia Municipale, canili, manutenzioni elettriche o smaltimento dei rifiuti". Fiducioso il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, Massimo Pulcini: "dopo il successo della mostra Colli Albani, approdata al Vittoriano, non posso che essere fiducioso riguardo alle iniziative che vedono coinvolto il nostro Direttore del Polo Museale e tutto il suo qualificato staff, Monte Porzio Catone confermerà anche questa volta di essere una città di cultura".

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