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giovedì 22 dicembre 2011

LANUVIO: PERICOLI PER I BAMBINI ALLA SCUOLA GIANNI RODARI - di Andrea Titti


Preoccupazione per i persistenti disagi alla scuola primaria Gianni Rodari di Lanuvio, è manifestata da numerose mamme, per la sicurezza dei bambini delle elementari e della scuola materna ivi allocate. Da circa un'anno infatti vi sono i cantieri per i lavori di costruzione della nuova ala che accoglierà le classi delle medie inferiori, pertanto sono aumentati i pericoli per i piccoli, soprattutto negli orari antecedenti l'apertura delle lezioni.


E' proprio questo il principale problema sollevato dalle famiglie, il fatto che i cancelli dell'ampio atrio della scuola non vengano aperti dal personale mai prima delle otto del mattino, esponendo a rischi i bambini che restano in strada. Ulteriore allarme è destato dallo spazio angusto ove manovrano gli scuolabus che portano gli alunni a scuola, i quali per giungere al punto di fermata si vedono costretti a percorrere un tratto di strada in retromarcia, proprio in concomitanza con i marciapiedi stretti in cui sostano i fanciulli, in attesa dell'apertura del cancello della scuola. "Molte volte i pulman in retromarcia hanno rischiato di travolgere mio figlio ed altri suoi compagni di scuola - ha dichiarato una mamma - ci chiediamo il perchè i cancelli non vengano aperti almeno mezz'ora prima - aggiunge un'altro genitore presente sul luogo. Inoltre non tutti i pulmann sono dotati degli appositi segnali acustici, segnalanti il pericolo quando procedono in retromarcia - incalzano le mamme - questo espone i bambini ancor di più ad essere investiti". Meta è andata sul posto per constatare i fatti ed effettivamente la situazione presenta non pochi aspetti per cui appare indispensabile l'intervento delle autorità competenti. A volte quello che sembra un problema di poco conto, se trattato con superficialità ed approssimazione, rischia di provocare danni molto seri, per non dire drammatici. Ecco perchè si dovrebbe porre rimedio a situazioni come questa con solerzia, evitando non solo di allarmare le famiglie, ma soprattutto per scongiurare tragedie.




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