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sabato 10 settembre 2011

TRIGUN, IL MANGA: SCISSIONE TRA LA VIOLENZA E LA RICERCA DELLA PACE - di Daniela Guadagni

Titolo: Trigun
Mangaka: Yasuhiro Nightow
Genere: Seinen, fantascienza, western
Volumi: 2 (prima serie) + 14 (seconda serie, chiamata Trigun Maximum)
Pubblicato in Italia?: Si.

Chiunque si sia appassionato di anime e manga intorno all'anno 2000 non può non aver visto all'epoca – o recuperato in seguito – l'anime Trigun, di cui parleremo in un articolo successivo. Assieme a titoli come Neon Genesis Evangelion, è stato uno dei primi anime trasmessi in chiaro su MTV, senza censure, con le sigle originali e un doppiaggio a dir poco perfetto.

Il manga di Trigun, che in dodici anni (1995-2007) ha ispirato una serie animata e un recentissimo film (Trigun: Badlands Rumbles), ha vissuto una travagliata vita editoriale: la rivista Shonen Captain che originariamente pubblicava l'opera fallì, e solo un successivo contratto con Shonen Gahosa permise la continuazione della serie, che fu rinominata Trigun Maximum


La storia è ambientata in un lontano futuro, nel pianeta Gunsmoke o No-Man's Land. Due secoli prima dell'inizio, alcune navette di una missione spaziale di colonizzazione naufragarono in questo pianeta inospitale, interamente coperto di deserti (anche a causa dei due soli e cinque lune) e inadatto ad ospitare la vita umana. Eppure gli abitanti si sono adattati, anche grazie alla tecnologia dei Plant, una misteriosa forma di vita artificiale creata dall'uomo in grado di produrre energia e beni di prima necessità. Tuttavia la durezza della vita su Gunsmoke ha forgiato e indurito i caratteri degli uomini, trasformando la loro società in un moderno far west, dove spesso sono le pistole a introdursi nei discorsi, e vi sono più banditi e predoni che uomini onesti.

In questo ambiente vive il leggendario Vash the Stampede, ricercato sulla cui testa pende la folle taglia di 60 miliardi di doppi dollari e attorno al quale si mormorano le storie più incredibili. Sembra infatti che ovunque Vash si rechi, si verifichino disastri e disgrazie pari a catastrofi naturali, tanto da venir soprannominato il Tifone Umanoide. Basta solo nominare il suo vistoso cappotto rosso, la grossa pistola argentata e i capelli biondi a spazzola per scatenare il panico generale; egli sarà anche il primo caso di uomo dichiarato ufficialmente dal governo calamità naturale. Meryl Strife e Milly Thompson, due giovani (armate fino ai denti) impiegate della compagnia di assicurazioni Bernardelli vengono incaricate di mettersi sulle sue tracce, per cercare di limitare i danni da lui causati ai clienti assicurati. Convinte di trovarsi davanti un pazzo criminale, Meryl e Milly restano però stupite nello scoprire che Vash è un uomo buono e onesto, uno che tenta di salvare e perdonare sempre il suo prossimo anche a costo di rimanere gravemente ferito, e che in una società violenta e corrotta va in giro a sbandierare apertamente il suo ideale di vita: Love & Peace. Tuttavia dietro la facciata di goffo dongiovanni, allegro vagabondo ed eroe fin troppo buono, Vash nasconde molti segreti, e molte delle mirabolanti storie che si raccontano su di lui risulteranno non essere poi così fantastiche; ha davvero raso al suolo una delle sette più grandi città del pianeta? E' vero che vagabonda su quel lontano pianeta da quasi due secoli, nonostante non dimostri avere più di vent'anni?

Vash incontra ben presto un altro compagno di vagabondaggio, il (finto?) reverendo-motociclista Nicholas D. Wolfwood, un uomo che gira armato di una grossa croce bianca chiamata Punisher – in realtà un contenitore di 12 colt, un lanciarazzi e una mitragliatrice, avvolto in panni bianchi tramite delle cinture. Wolfwood è uno dei tre più importanti personaggi della serie; egli non esita ad eliminare chiunque si ponga sulla sua strada o rappresenti un pericolo per se stesso o per Vash, e ciò porterà ad accese discussioni con quest'ultimo sul valore della vita umana e il perdono. Wolfwood viene inizialmente incaricato dalla misteriosa organizzazione di cui fa parte, e che fa capo ad un uomo noto come Knives, di sorvegliare Vash The Stampede, ma la bontà e il sistema di valori di quest'ultimo – che pure non condivide – lo conquistano e diventa il suo più fedele amico e compagno di avventure.

L'intero manga di Trigun e basato sulla dualità e la contrapposizione di valori e diversi sistemi di vita. Vash, che cerca sempre di salvare il suo prossimo anche quando viene ripetutamente tradito e ferito, e Wolfwood che pur essendo un reverendo non crede nel perdono e nella redenzione e trova stupido rischiare di farsi uccidere per un altro, specialmente quando questo ha appena tentato di uccidersi: «Noi non possiamo sostituirci a Dio, non siamo onnipotenti. Eppure ci sono momenti in cui siamo costretti a diventare demoni... Qual è la soluzione?» Le constatazioni di Wolfwood, e la durezza della vita sul pianeta, mettono svariate volte in crisi Vash, che vaga come il lettore fra molti dubbi e incertezze, ma non retrocede mai dalla sua decisione di proteggere tutti. «Anche se hanno fatto cose terribili, la decisione di chi deve o non deve vivere non è mai stata e non sarà mai tua da fare! […] Il debole sei tu Wolfwood, perché rinunci sempre troppo in fretta.»

L'altra contrapposizione è fra Vash e Knives, la sua nemesi e al tempo stesso l'amatissimo fratello. Egli, ad un livello molto più spietato di Wolfwood, odia la razza umana. Gli umani usano, distruggono, tradiscono, sono dei parassiti che secondo Knives vanno sterminati in quanto dannosi e inutili. «Gli esseri umani hanno coniugato termini come etica o moralità solo per sentirsi superiori alle bestie. Ma vedi, la differenza fra un uomo e un animale si evidenzia in dettagli puramente accessori. Nel momento in cui venga messo a confronto col vero terrore, ogni uomo, per quanto superiore si possa sentire, agirà lasciandosi guidare solamente dal suo istinto di sopravvivenza.»  Knives non riesce a capire come Vash, che pure è stato a sua volta tradito molteplici volte dagli umani, possa difenderli e tentare di salvarli ad ogni costo. Su entrambi grava il ricordo di Rem Saverem, la ragazza che fece loro da madre e maestra di vita: “Vash, prenditi cura di Knives”  disse al più piccolo dei due, e con questa frase sancì il loro rapporto. La loro differenze di idee, nonostante l'amore che provano l'uno per l'altro, li porterà a scontrarsi più e più volte, e dal risultato del loro conflitto dipenderanno le sorti dell'umanità intera: gli esseri umani sono davvero degni di salvezza?

«Le scelte che facciamo nella vita hanno illimitate possibilità. […]
Ricorda, Vash: il biglietto per il futuro è sempre bianco.»
Rem Saverem a Vash

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