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giovedì 21 luglio 2011

STORIA DELLA NASCITA DI UNA NUOVA CITTA': DALLA NUOVA GERUSALEMME AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ - di Carla Righetti.

Sybille Steinbacher accompagna il lettore nel luogo che è diventato tristemente famoso come il lager nazista per eccellenza: Auschwitz . Per chi ricorda anche solo vagamente le vicende della Germania sotto il regime hitleriano, Auschwitz racchiude nel solo nome gli orrori perpretrati dal regime. Ma è giusto fermarsi a questo? Il dovere di conoscere che “questo è stato” non riguarda la curiosità di uno studioso o di un lettore. La testimonianza degli edifici, che sono ancora lì, non può non colpire chi è pronto ad accettare quanto l’essere umano possa spingersi avanti e al di là di ogni demoniaco, contro un altro uomo, contro la propria dignità di essere etico. Assieme agli edifici, c’è la storia di un centro urbano, di chi vi ha abitato e lo ha reso come è, e di chi da fuori ne ha fatto il segno tangibile di un piano ben preciso.

Con “Auschwitz – la città, il lager” della Steinbacher, assistente di Storia moderna e contemporanea in Bochum, si ha la ricostruzione storica di una città diventata lager: a 60 kilometri a ovest di Cracovia, la città di Oświęcim (in polacco) a metà Ottocento faceva parte del regno di Galizia, col nome di Auschwitz, sottomessa all’Austria ma con una grande indipendenza amministrativa. Tra Ottocento e Novecento si poteva parlare di una Gerusalemme di Oświęcim, tanto gli ebrei ivi erano diffusi e fiorenti, ora  in possesso di diritti civili, della possibilità di fare carriera anche in ambito pubblico e ufficiale.

La creazione del campo di concentramento (Auschwitz), lavoro (Monowitz) e sterminio (Birkenau), legata anche ad altri fattori territoriali ed economici, corrispondeva al piano della germanizzazione dell’est che avrebbe portato alla completa distruzione di tutto quello che c’era, per fare spazio al geometrico sogno nazista di una acquisizione di spazio vitale per la nazione e il popolo tedesco. Simbolicamente e materialmente, Auschwitz si trasformò da città fiorente per commercio e per collegamenti ferroviari, a luogo in cui gli ebrei avevano pieni diritti ed erano attivi protagonisti della vita urbana, al luogo della loro distruzione e sfruttamento. I nazisti utilizzarono l’originaria struttura di un campo (un lager) per lavoratori stagionali in un razionale centro di orrore.

Il libro inizia con tre diverse testimonianze di eventi, attimi, accaduti nel campo di sterminio (“Questa era Auschwitz”), come a imprimere immediatamente nel lettore l’idea che non si tratta di una monografia fine a se stessa, quanto di uno strumento per meglio cercare di comprendere, e poter così ricordare, la natura di quel che accadde in quel luogo; passa poi a “Il campo di concentramento” e a “Lavoro forzato e sterminio”, per ribattere di nuovo, con “Auschwitz, la città modello”, sul programma tedesco che prevedeva in Auschwitz non solo la devastazione di ciò che era stata la città, ma soprattutto la possibilità, per i tedeschi, di trovare un perfetto luogo abitativo e di lavoro (con una ricostruzione di interi quartieri che sarebbe stata soltando iniziata); avanzando, si procede poi a parlare de “La ‘soluzione finale della questione ebraica’ ”, seguendo una linea di scrittura fedele al progresso temporale della situazione nel campo, sempre più rivolto a una cosciente eliminazione dei lavoratori, per andare quindi a capitoli come “Il centro di sterminio” e “La fase finale”, dando anche spazio alla rivolta dei sonderkommando che riuscirono a distruggere uno dei forni crematori; infine, i due capitoli quasi conclusivi, “Città e lager dopo la liberazione” e “Auschwitz davanti alla giustizia”. Quasi conclusivi perché non si poteva non dedicare alcune pagine a “La ‘menzogna di Auschwitz’ ”, affrontando a viso aperto la questione del negazionismo a scopo politico. Chiudono delle pagine illustrate con la piantina di Auschwitz, Birkenau e Monowitz, la bibliografia e l’indice tematico.

Sybille Steinbacher, in una monografia agile, ricostruisce le varie tappe di cambiamento e di installazione del campo di sterminio che è passato alla storia come un incubo al di là di ogni immaginazione possibile, prima del Nazismo.

Titolo: Auschwitz – la città, il lager”.
Autore: Sybille Steinbacher.
Editore: Einaudi.
Pagine: 163.
Prezzo: €  8,50.



1 commento:

  1. Per non dimenticare il passato, seguiamo S. Steinbacher nella scoperta della struttura, storia e organizzazione del lager di Auschwitz, dove la ragione fu messa al servizio di un piano di sfruttamento e sterminio dell'umanità disprezzata. Una monografia su Auschwitz, uno sguardo ben documentato sul luogo in cui "Il lavoro rende liberi" era il sigillo dell'inferno.

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